L’ambiente più importante da proteggere dalle radiazioni è quello dove si vive molte ore al giorno in uno stato di relax assoluto: la camera da letto e, in particolar modo, il posto letto. Bisogna anche considerare che, quando si riposa, il sistema immunitario riduce la propria attività di circa il 50% e si è quindi maggiormente soggetti a “influenze esterne” che vanno a disturbare l’organismo.
Un problema alla nostra salute può essere generato non solo dal campo elettromagnetico artificiale emesso dai fili elettrici posti dietro la testiera del letto, ma anche le radiazioni naturali gamma polarizzate provenienti dal sottosuolo. Le radiazioni gamma dal sottosuolo “polarizzate” sono concentrate e, nel momento in cui colpiscono la persona mentre riposa, sono in grado di generare disturbi vari che, negli anni, possono sfociare in danni sanitari. Il danno non è causato dall’esposizione sporadica, ma da quella continuativa che genera un accumulo radioattivo con emissione di fotoni gamma dal corpo. E’ per questo che, a differenza di chi staziona per anni nello stesso posto letto, le popolazioni nomadi raramente presentano accumulo di radiazioni e coincidenza vuole che le popolazioni nomadi pare siano tra le meno interessate da malattie oncologiche ed ereditarie!
L’accumulo di radiazione sul corpo è rilevabile attraverso uno speciale spettrometro nucleare. Per meglio specificare cosa si intende per “accumulo” di radiazione naturale gamma sul corpo, riportiamo un passaggio tratto dal libro “Tecnologia Quantistica” di Nicola Limardo – Ed. Anima (dicembre 2014)
“Lo spettrometro nucleare è in grado di rilevare la componente fotonica (particella) attraverso lo spettro elettromagnetico e di stabilire, in linea di massima, il “tempo di accumulo” riscontrato sul corpo in base alla capacità di “captazione” della sonda: maggiore è la distanza dal corpo a cui la sonda è in grado di captare l’accumulo di radioattività, e maggiore è stato il periodo di tempo che la persona ha trascorso in corrispondenza della radiazione naturale. Definiamo “gittata di radiazione” il punto di massima distanza dal corpo in cui la strumentazione inizia a “captare” la presenza della radiazione. E’ bene precisare che la “gittata di radiazione” non identifica necessariamente la “pericolosità della radiazione”: non è detto quindi che una radiazione percepita dalla strumentazione ad una distanza di parecchi centimetri dal corpo sia sicuramente indice di grave pericolo, dato che la pericolosità della radiazione dipende anche da altri fattori quali la “potenza” del radionuclide e la zona del corpo che viene colpita (se il fotone gamma “irradia” la testa risulta sicuramente più pericoloso del caso in cui irradi una gamba). In ogni caso le radiazioni minano le nostre “Energie Vitali” e quindi è meglio evitarle, anche attraverso un valido sistema di protezione!”.
Un modo semplice per eliminare l’effetto “accumulo” radioattivo dal corpo della persona è dormire per circa un anno in un’area completamente libera da radiazioni naturali gamma polarizzate e con bassa emissione elettromagnetica. Non è così semplice trovare all’interno di un locale idoneo al riposo un’area libera da tali radiazioni. Per questo, molti preferiscono utilizzare l’apposito schermo antiradiazioni Geoprotex® per proteggere la zona letto.
Lo SCHERMO ANTIRADIAZIONI “GEOPROTEX®”.
Non ha alcuna emissione e può perciò essere utilizzato anche dai neonati e dalle donne in gravidanza e si presenta con una lavorazione “a trapunta”.
Il prodotto è stato concepito principalmente per proteggere le persone durante il sonno. Geoprotex®, pur non essendo un Dispositivo Medico, è consigliabile applicarlo anche nel settore ospedaliero a protezione dei pazienti da probabile presenza di radiazione naturale e campi elettromagnetici artificiali. Lo Schermo antiriadiazioni Geoprotex®, è fabbricato in Italia al 100%.
Lo schermo antiradiazioni Geoprotex® è stato testato da vari enti (vedi certificazioni) ed è stato citato come soluzione ottimale per gli inquinamenti ambientali anche in una Tesi di Laurea presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Siena (Tesi 26 Marzo 2009).

FASI DI PRODUZIONE E PRODOTTO FINITO – DISPOSITIVO A TRAPUNTA GEOPROTEX®
COME SI USA
Lo schermo antiradiazioni Geoprotex® va posizionato preferibilmente tra la rete e il materasso con la parte contraddistinta dal marchio Geoprotex® rivolta indifferentemente verso il materasso o verso la rete. Lo schermo non è lavabile ma può eventualmente essere pulito con un panno umido.
GARANZIA
Il prodotto è coperto da Brevetto Internazionale e certificato da importanti Enti. E’ garantito due anni da eventuali difetti di fabbricazione e dieci anni dalla capacità di protezione dalle radiazioni naturali e dai campi elettromagnetici artificiali.
ALTRE AVVERTENZE
Il prodotto è una barriera alle più comuni radiazioni naturali e ai campi elettromagnetici artificiali e non fa filtrare anche eventuali umidità e condensa che potrebbero depositarsi nel tempo alla base del materasso: ciò potrebbe causare, sulla superficie di contatto materasso-schermo, un’efflorescenza che può essere eliminata, se in fase iniziale, spazzolando energicamente la superficie interessata. Rimane inalterata in ogni caso la capacità schermante della trapunta e la sua efficacia. Questo inconveniente può essere evitato arieggiando periodicamente sia lo schermo che il materasso.
CARATTERISTICHE DELLO SCHERMO “GEOPROTEX®”: scarica la scheda tecnica dello schermo Geoprotex®
Scarica la scheda prodotto dello schermo Geoprotex®
Scarica la scheda prodotto Geoprotex®-Pillow
Testimonianze dell’efficacia dispositivi Geoprotex® e Skudo®
Dott. ROBERTO CACCIAMANI, medico chirurgo specializzato in agopuntura e medicina del lavoro
Testimonianza Dott. Stefano Limontini: dicembre 2013